Geom. Giovanni Gatti

Giovanni Gatti nasce nel 1913 a Nonantola (MO) da Augusto Gatti e Giselda Guaitoli, frequenta le scuole pubbliche e consegue il diploma di Geometra. (frequenta il corso serale di fisica) Frequenta l’accademia militare di Modena.
Da studente partecipa ad un concorso per la miglior monografia di carattere enologico indetto dalle Cantine Chiarli, vince il primo premio di mille lire.
Congedatosi dall’accademia militare rientra a casa e trova il premio, decide quindi di partire in bicicletta per Parigi.
A Parigi, recatosi presso un cugino li residente, partecipa ad un meeting del Partito Socialista francese presieduta da Leon Blum.
Scoperto dalle spie del regime fascista al suo rientro in Italia viene arrestato, processato e dichiarato “Sovversivo pericoloso per l’ordine nazionale” di conseguenza viene condannato al confino a Squillace.
A Squillace incontra la Baronessa Elvira Marincola Cattaneo ed è subito amore.
La Baronessa, rimasta vedova da alcuni anni, dopo varie peripezie sposa il confinato con matrimonio segreto nella cappella gentilizia della sua villa di Copanello.
Il confinato viene subito arrestato per aver sconfinato nel comune di Stalettì al fine di contrarre matrimonio con la Baronessa.In seguito viene liberato dal confino.
Il Geometra Giovanni Gatti, soprannominato da tuttti “l’ingegnere”, per le sue capacità nel mestiere, inizia da subito ad occuparsi delle proprietà della moglie, riattiva il vecchio frantoio oleario fermo ormai da molti anni e inizia a gestire l’azienda agricola.
In anni di duro lavoro e sacrifici riesce a tamponare la grave situazione debitoria lasciata dal primo marito della Baronessa, Giuseppe Falcone salvando la proprietà dalla vendita all’asta.
Ristruttura la casa colonica di S.Maria del Mare, mette in funzione una cantina dotata per l’epoca di attrezzature all’avanguardia e si occupa anche di export di frutta locale.
Durante la seconda guerra mondiale inizia a produrre e vendere il sapone anche senza l’utilizzo della soda che era contingentata, escogitando una reazione chimica con il concime per l’agricoltura. Con la Baronessa sempre attenta alle esigenze dei poveri si preoccupa di fornire gratuitamente a quanti non potevano permetterselo il sapone necessario per lavarsi. Collabora con gli alleati durante lo sbarco.
Nel dopoguerra, oltre ad esercitare la professione, costruisce il Lido di Copanello con le prime cabine in legno e con il servizio spiaggia, costruisce il trampolino sulla scogliera, la famosa rotonda di Copanello ed una passeggiata che porta dalla rotonda fino alla scogliera. Gestisce per alcuni anni l’attività in società con il Marchese Susanna e L’Ente Provinciale per il Turismo. Il lido diventa la spiaggia di tutti i nobili catanzaresi.
In seguito alla fine degli anni 50 apre il Motel Copanello con le prime quattro stanze ed un piccolo terrazzo sul mare, in seguito amplia la struttura portandola a 30 stanze tutte con bagno privato, saloni, terrazzi e servizio ristorante e bar.
Appassionato di archeologia sin dal suo arrivo a Squillace, effettua ricerche e studi e scopre l’antica città di SKilletion.
Promuove il comitato pro scavi Skilletion e nonostante il Soprintendente ai Beni Culturali dell’epoca non gli credesse organizza nel suo albergo un convegno internazionale di archeologia invitando illustri professori tedeschi. A seguito del convegno si fanno i primi saggi di scavo e viene confermata la sua scoperta.
Continua a gestire il Motel Copanello con il suo bar ristorante fino al 1982 facendolo diventare l’hotel più richiesto di tutta la costa Jonica.
Muore il 23 dicembre 1993.
Da tutti viene ricordato come un uomo perspicace, colto e dotato di capacità non comuni e di grande umanità.

Traduzione

Motel Copanello
Questo sito nasce per far conoscere l’albergo più esclusivo della costa Jonica. Un immobile di pregio, esclusivo, a picco sul mare e sulla scogliera di Copanello. Il Motel Copanello ha funzionato dagli anni 50 fino al 1985. Definito da giornalisti internazionali un “lonely paradise” (paradiso solitario).
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