Storia dell’edificio

Il fabbricato così come si presenta oggi, è il risultato di una serie di interventi effettuati sulla vecchia struttura.
L’edificio è una delle costruzioni più antiche della Calabria, circa 1.500 anni!
Il primo piano seminterrato probabilmente risale al periodo cassiodoreo quinto secolo d.C.
Dalle lungimiranti idee di Cassiodoro con i suoi studi storici, umanistici ed anche scientifici e naturalistici, i vari abitanti di questa casa sono stati in parte influenzati a particolari studi e raccolte. Cassiodoro descrive nei suoi testi le vasche vivaria dove i monaci allevavano i pesci, i luoghi dove venivano accolti i pellegrini e dove i monaci amanuensi ricopiavano i testi antichi. Le vasche sono ancora visibili sulla scogliera sottostante il fabbricato.
In periodo Bizantino la costruzione è stata utilizzata molto probabilmente come convento, quest’ipotesi è avvalorata dalle 10 colonne di pietra locale presenti nel portico del cortile interno che rappresentano la classica struttura di un chiostro monastico.
La parte centrale, circa un millennio fa, è stata utilizzata come Torre cavallara per la difesa costiera dai Saraceni.
Nel tardo medioevo è stata ancora utilizzata come convento.
A fine 1800 il Colonnello garibaldino Achille Fazzari originario di Stalettì, trasformò l’edificio, distruggendo così le antiche murature preesistenti, ricostruendolo e aggiungendo due ali, sviluppando i tre cortili e ricavando una grandiosa macchina olearia che, per lavaggio in vasche estraeva olio dalle sanse. Dopo pochi anni la scoperta dei solventi e conseguenti sansifici, fece chiudere l’impianto. Fazzari allora, chiamato un famoso architetto fiorentino, fece trasformare il tutto in una grande casa estiva per la propria famiglia e principalmente per i suoi illustri ospiti, infatti, in occasione del centenario dei Vespri Siciliani ospitò nella sua casa di Copanello Giuseppe Garibaldi che vi soggiornò per una notte. Una lapide marmorea posta sulla facciata sud del fabbricato ricorda tale storico evento.

Nel frattempo, i figli si erano imparentati con i conti Larussa di Catanzaro. Fazzari fu certamente condizionato dalle vestigia cassiodoree tanto da farsi seppellire in quella che riteneva la tomba di Cassiodoro. Fazzari si occupò di molteplici cose, tra l’altro sono da ricordare: le sue eroiche imprese da garibaldino, come senatore del Regno tentò il concordato con il Vaticano, nella Ferdinandea costruì la prima ferrovia in Calabria ed una centrale idroelettrica con teleferica per trasporto legname. Fazzari fu anche archeologo dilettante e collezionista di ingenti quantità di reperti raccolti sul promontorio di Copanello ed in seguito dispersi. Nel 1927 gli eredi del Fazzari vendono l’edificio e tutti i terreni del promontorio di Copanello a Giuseppe Falcone. Il nuovo proprietario conserva l’edificio e lo utilizza come casa estiva. Nel 1929 Falcone sposa in seconde nozze la Baronessa Elvira Marincola Cattaneo che, viene anche lei condizionata dagli studi cassiodorei conservando amorevolmente le poche vestigia antiche rimaste e collezionando gli oggetti di sua più approfondita conoscenza: antiquariato, gioielli, ricami e corredi. Nel 1930 nasce il primo figlio della Baronessa, Giuseppe Falcone II. Morto il primo marito della Baronessa, Falcone I nel 1935, la Baronessa si risposa nel 1937, nella cappella gentilizia tuttora esistente, con il confinato politico Geom. Giovanni Gatti originario di Nonantola (Modena).
Nel 1939 nasce il secondo figlio della Baronessa, Libero Gatti. Nel 1951 il primo figlio della Baronessa, Giuseppe Falcone II diventa maggiorenne e pieno proprietario dell’edificio, purtroppo muore in un incidente automobilistico nel 1953.
La proprietà dell’edificio ritorna alla madre Baronessa Elvira Marincola Cattaneo.
L’edificio continuò ad essere abitato come casa estiva con il prestigioso “salotto” dove la Baronessa riceveva parenti, amici e personalità.
Nel 1957 Giovanni Gatti, albergatore di terza generazione, ristruttura i ruderi dei due piani esistenti sul lato sud della casa creandovi due grandi appartamenti nobiliari con un grande salotto per le feste dotato di vetrate panoramiche a tutt’altezza e caratterizzato da un imponente caminetto e da un meraviglioso lampadario antico.
L’arredamento della casa era con mobili antichi del diciottesimo e diciannovesimo secolo.
Nello stesso periodo, stanco di dover continuamente ospitare amici e parenti per tutto il periodo estivo, decide di trasformare il piano terra già adibito ad abitazione e realizzare le prime quattro camere alberghiere con servizio annesso e di aprire il MOTEL COPANELLO.
Fu il primo albergo aperto sulla costa Jonica da Taranto a Reggio Calabria.
Per quell’epoca un albergo dotato di stanze panoramiche con bagno in camera rappresentava il massimo dell’offerta alberghiera. Già dal 1960 il marito della Baronessa Geom. Giovanni Gatti, amplia le stanze portandole a 10 e nel 1969 completa la costruzione dei due piani superiori raggiungendo le 30 camere tutte con bagno oltre agli appartamenti abitati dalla famiglia dei proprietari e i locali destinati a camere per il personale. Costruisce il torrino dell’ascensore, un corpo avanzato al piano terra con un’ampia terrazza e sottostanti saloni e seminterrato.
Il MOTEL COPANELLO diventò quindi il punto di riferimento per tutta la zona e il più importante hotel dell’epoca sulla costa Jonica a picco sul mare.
Oltre al servizio alberghiero si offriva il servizio bar con la terrazza panoramica e il ristorante per la clientela di passaggio.
Vi hanno soggiornato i più grandi artisti dello spettacolo dell’epoca per citarne solo alcuni:
Erminio Macario, Renato Rascel, Totò De Curtis, Bobby Solo, Mal, Rita Pavone, Peppino di Capri e tanti altri oltre che personaggi politici e proprietari delle maggiori industrie italiane. 

Nel 1970 muore la Baronessa Elvira Marincola Cattaneo e la proprietà va in eredità al figlio Libero Gatti.
L’hotel continua a funzionare fino al 1985, dal 1982 a seguito di piccola ristrutturazione con una categoria di 4 stelle, poi l’attività è cessata per volontà del proprietario.
Alla fine degli anni ’80 la struttura ospita gratuitamente per alcuni anni, nei seminterrati, un piccolo museo comunale di beni archeologici.
Nel 1991 Libero Gatti decide di aprire il “Museo Naturalistico Libero Gatti” dove espone le sue collezioni di conchiglie e organismi marini, una ricostruzione di barriera corallina e altre collezioni scientifiche naturalistiche.
Nel 1997 Giorgio Gatti ristruttura il cortile sud del fabbricato e apre il “Cycas Café”, locale stagionale estivo che diventerà fino al 2001 il punto di riferimento per il popolo della notte con servizio di bar, paninoteca, creperia, pizzeria e cornetteria. Nel locale si tengono periodicamente eventi musicali in prevalenza di musica jazz con artisti nazionali ed internazionali di alto spessore.
Continua a funzionare fino al 2001 l’attività commerciale Curiosità S.r.l., shop per turisti con vendita di articoli da regalo ricavati da conchiglie e coralli marini e prodotti tipici calabresi.
Dal 2002 al 2010 continua a funzionare il “Museo Naturalistico” e lo shop ad esso dedicato.
Nel 2011 muore Libero Gatti e la struttura rimane chiusa al pubblico.
Nel 2014 Giorgio ed Elvira diventano pieni proprietari della struttura e del parco e scogliera sottostante e decidono di mettere in vendita l’intero edificio e sue pertinenze. 

Traduzione

Motel Copanello
Questo sito nasce per far conoscere l’albergo più esclusivo della costa Jonica. Un immobile di pregio, esclusivo, a picco sul mare e sulla scogliera di Copanello. Il Motel Copanello ha funzionato dagli anni 50 fino al 1985. Definito da giornalisti internazionali un “lonely paradise” (paradiso solitario).
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